Socio fondatore del R.C. Vimercate Brianza Est, Mario Roveda è stato un grande e generoso interprete dello spirito rotariano.La sua capacità di creare consenso senza mai forzare la personalità altrui è stata alla base del successo di tutte le numerose azioni di cui fu ideatore.
Il grande carisma era costituito dalla sua perseveranza e dalla sua signorilità. Fantasioso nel progettare nuove iniziative fu pragmatico e concreto nel realizzarle. Capace di aggregare entusiasmo, coinvolgimento e competenze, ha dato inizio a progetti che tutt'ora
rappresentano pietre miliari dei vari R.C. del territorio.
Difficile ricordare tutti i progetti nati da una sua intuizione; ricordo solo alcuni tra i piu' rilevanti. L'iniziativa “Chiuse dell'Adda“ per promuovere il recupero delle chiuse e delle conche del Naviglio di Paderno d'Adda e di tutti i siti di interesse culturale, storico, naturalistio e turistico ad esso collegato.
Fu tra i fondatori dell'associazione “Dori Delgrossi“ per l' assistenza dei pazienti non autosufficienti, si attivò per la nascita della “ Banca per gli Occhi“ presso l'ospedale San Gerardo in Monza. Per il territorio ideò l'azione “Itinerari Briantei“ per il recupero di antiche vie che dalla Villa Reale di Monza attraverso il borgo medioevale di S. Maria della Selva giungevano alla valle del Lambro del Pegorino; questa azione fu premiata con un’attestato del Rotary International.
Ma veniamo alle “Rotariadi“ curiosamente nate con un altro nome: C.RI.P. ( Circoli Ricreativi Professionali ) da un'indicazione distrettuale che intendeva dare delle idee ai vari R.C. per delle azioni da realizzare. Nel R.C. Vimercate ne fu subito incaricato Mario Roveda che ne cambiò presto il nome in “ Rotariadi “.
Se ne conservò però lo spirito tipicamente rotariano che ne era alla base: favorire l'amicizia tra i soci dei vari Rotary Club e rendersi utili alla realtà che ci circonda.
Ed ecco allora la scelta dei giochi e delle relative manifestazioni dove i rotariani, i loro famigliari ed amici hanno l'occasione di incontrarsi e grazie ad accorte organizzazioni dei vari eventi raccogliere dei fondi da devolvere ad azioni benefiche ideate e proposte dai vari club aderenti. E fu subito successo: tutti i R.C. del gruppo Monza e non solo, diedero la loro adesione che portò già al primo anno di vita ad un considerevole numero di partecipanti ed ad un conseguente monte premi record, che fu poi devoluto alla “ Banca degli Occhi “.
Ma Mario purtroppo non fece in tempo a vedere la fine di questo primo anno ed il grande
successo che si era ottenuto. La notte del 9 aprile 1996 un improvviso malore lo sottrasse
all'ffetto dei suoi cari e dei suoi molti amici. Lasciandoci così repentinamente, oltre al grande dolore, ci ha anche dato un'importante responsabilità: portare avanti le sue iniziative cosi come lui faceva e cioè ricordando che laddove ci sono rapporti leali e sinceri si possono realizzare grandi cose.
La buona salute di cui godono attualmente le “ Rotariadi “ a venti anni dalla loro nascita,
dimostra quanto siano valide le idee che ne sono alla base.
Ambrogio Scotti
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